mercoledì 18 gennaio 2012

Alla ricerca del gomitolo perfetto

Dal sito Everystockphoto (license)

Che siate esperte lavoratrici a maglia, novelline del tricotage o appassionate knitters (l’avanguardia contemporanea di chi ama coltivare e condividere questa passione antica), non c’è mese migliore di questo per dedicare qualche ora a vagare in alcuni dei negozi di lana più forniti di Firenze. Ho scoperto che in questo tipo di botteghe si respira un'aria di tale laboriosità, che sono talmente intrise di tradizione e ricordi atavici, che non c'è bisogno di un motivo specifico per farci una capatina: potete essere alla ricerca della matassa ideale per la  vostra prossima sciarpa oppure vi potrebbe essere venuta voglia di affondare le dita in tutti quei morbidi covoni colorati. Fa lo stesso. Per quanto mi riguarda, non sono un’appassionata di lavoro a maglia (conosco il diritto e il rovescio) ma non c'è inverno che si rispetti senza un nuovo rifornimento di sciarpe di lana caldissima. E' per questo che, alla ricerca del colore perfetto, sono approdata nei due negozi di cui sto per parlarvi.

Il primo è Mirko Filati in piazza San Lorenzo, praticamente accanto all’ingresso principale della Chiesa. Basta scendere qualche gradino per trovarsi in un micromondo dove lana, cotone, seta e filati di ogni tipo e colore la fanno da padrone. Non c'è che l'imbarazzo della scelta. L'altro negozio, che non può sfuggire a chi sia alla ricerca di qualche particolarità, è il Campolmi Filati in via Folco Portinari (il babbo della Beatrice di Dante), praticamente di fronte all’Ospedale di Santa Maria Nuova. Alpaca, jolly, Svezia, Norvegia, Filippone e Trilli sono solo alcuni dei tipi di lana che potrete trovare in questa bottega che, nata negli anni '30, si segnala ancora come uno dei 'punti lana' più forniti  della città. 

Infine mi piace segnalarvi Zest, in via della Mattonaia, tra il mercato di Sant’Ambrogio e lo spiazzato sui cui affaccia La Nazione. E’ un negozio davvero carino, traboccante di oggettistica per hobby di ogni tipo: dalla pittura al disegno sul vetro, passando per il modellare la creta e il decoupage. Qui non troverete lana e gomitoli, ma tutta una serie di accessori che potrebbero esservi comunque utili: nastri di raso e di velluto, lana cotta, pannolenci, passamaneria e trine, fili di seta, feltro e cordoncini di ogni tipo. Il negozio non è grande, ma riesce a contenere una gran quantità di roba.


Da profana del campo, sono rimasta piacevolmente colpita nello scoprire che il lavoro a maglia è tornato trionfalmente in auge. Se soltanto un paio di anni fa ero rimasta basita alla notizia di Russel Crowe che andava sferruzzando tra un set e l'altro, ormai è appurato che gli amanti del tricotage sono sempre più diffusi, anche a Firenze. Del resto mi piace l'idea che qualcuno porti avanti una tradizione così antica e della quale le generazioni post anni '40 stavano rischiando di far perdere le tracce. Firenze, dal canto suo, sembrerebbe essere una piazza piuttosto viva in termini di knitting: tra librerie e caffè, sono sempre più numerosi i luoghi dove ci si può incontrare per condividere esperienze, tempo libero e un tè. Vi riporto di seguito alcune indicazioni segnalate da Te la dò io Firenze, dal Portale Giovani del Comune di Firenze e dall'Associazione Magda decori a mano.

Paola

2 commenti:

  1. ma lo sai che a leggerti mi e'tornata la voglia di rimettermi a sferruzzare!

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