lunedì 6 febbraio 2012

Carnevale, tempo di frittelle di riso e schiacciata alla fiorentina


Che idillio per gli occhi e per il palato girare in questi giorni per i forni della città e vedere i banconi straripare di frittelle di riso e di schiacciata alla fiorentina, traboccante di morbida crema chantilly e ricoperta di un chiaro velo di zucchero… eh già, è tempo di Carnevale e Firenze è ben conciata per le feste!

Frittelle e schiacciata di riso, oltre a quelli che qui vengono chiamati cenci (bugie, frappe, chiacchiere nel resto d'Italia), come ben sanno i fiorentini, sono alcuni dei dolci tipici di questo periodo dell’anno, attesi a gloria da tutti i buongustai e riprodotti in molte case, quando tradizione vuole che vengano cucinati il giorno di martedì grasso. Vi accorgerete da soli che sarà praticamente impossibile trovare qualche forno o pasticceria che non esponga in bella vista queste prelibatezze; del resto basta camminare per strada per riconoscere il tipico profumo di pasta fritta e zucchero delle frittelle, e non è raro vedere qualcuno che cammina per strada tenendone in mano un cartoccio (almeno io lo faccio!). 

Ho notato, comprando frittelle a gogò in varie zone della città, che ogni forno o pasticceria ha il proprio stile: più o meno grandi (nella foto in alto, sono in effetti in versione macro), più o meno zuccherate, cotte o ripiene di riso. Il consiglio è di assaggiarle un po' ovunque (costano all'incirca due euro all'etto) e scoprire il proprio gusto personale. 

Sulla schiacciata alla fiorentina, invece, un consiglio mi sento di darvelo. Non sarò granchè originale, dato che il posto che vi indico è considerato quello dove fanno la schiacciata alla fiorentina più buona della città: si tratta della Pasticceria Marisa, in via Circondaria (Firenze Nord). E' lì che ho mangiato una  delle sfoglie alla crema più buone che io abbia assaggiato, e in più  gentilezza e ottima qualità sono sempre garantite; l'unico problema del farvi colazione è che è quasi impossile sedersi (c’è un solo tavolino), ma vi assicuro che, una volta provata, questo sarà un dettaglio del tutto trascurabile. 

Adesso. Mi piacerebbe molto lasciarvi un po’ di ricette di questi tipici dolci fiorentini… tuttavia, in quanto meticcia, la mia famiglia non conserva nei propri ricettari niente che riguardi frittelle e schiacciata dolce. In ogni modo, una brevissima ricerca su internet ve ne offrirà a decine. 
Bon appétit!
Paola

mercoledì 1 febbraio 2012

Panzano in Chianti sotto la Neve

Tanti fiocchi candidi e soffici si sono adagiati sul suolo formando un alto strato di acqua ghiacciata su alberi, auto e strade. A Firenze non è nevicato abbastanza per poter durare a lungo e per molti è stato un sollievo, mentre invece, sulle colline, in tanti hanno fatto a pallate di neve. Panzano in Chianti è stato letteralmente sommerso e come spesso accade il paesaggio ha regalato scorci da cartolina..
Certo in questi casi anche i disagi sono alle porte ma se avete auto munite di gomme termiche o catene, potete senza dubbio godervi il pomeriggio senza rischiare di rimanere bloccati. Alcuni tratti di campagna si prestano perfettamente per giocare con lo slittino; i più piccoli avranno senza dubbio bisogno di non essere mai lasciati da soli mentre i più grandi (adulti) potranno rischiare qualche sbucciatura! Se avete tempo e voglia studiate un po' i campi e scegliete il posto giusto per "accamparvi". Il freddo sarà vostro nemico ma se sarete coperti ben bene potrete stare fra la neve anche qualche ora. Chi possiede l'attrezzatura da scii è bene che la porti con sè così da potresi godere la giornata: la neve è tremenda e si infila ovunque ma soprattutto riesce a bagnare i piedi anche più della pioggia, quindi è fondamentale avere le calzature giuste! Sono certa che chi ama fare le foto troverà questa gita fuori porta piuttosto divertente: i paesaggi meritano di essere immortalati e la strana luce che riflette il candore della neve non vi darà vita facile per realizzare dei buoni scatti!!!

Serena
  
Consigli: in auto non potrà mancare un ricambio per evitare di tornare a casa fradici e con l’influenza in agguato!

martedì 31 gennaio 2012

Gelo in città: sono i giorni della merla!


Che bello quando le tradizioni più strane e remote si verificano, puntuali, nella realtà. In questo caso la storia che si perpetua è quella dei giorni della merla, gli ultimi tre di gennaio, definiti secondo una tradizione inglese come i più freddi dell’anno (cliccate qui per scoprire la leggenda che c’è dietro). A Firenze, dicevo, l’aspettativa è stata completamente onorata. In realtà sono settimane e settimane che la temperatura è scesa, attestandosi attorno ai 3-4-5 gradi giornalieri; ma è da ieri che tira il vento gelido che mi ha fatto congelare le orecchie e dunque decidere di ritirare fuori il cappello più pesante che ho (ieri, difatti, ho evitato il congelamento soltanto riscaldandomi lungo il cammino con una cioccolata calda presa da Vestri –in Borgo Albizi, vicino all’arco di San Pierino-, sicuramente non il prodotto più low cost che ci sia, ma decisamente buono e in quel momento assolutamente appropriato!).

Ma torniamo ai nostri giorni della merla. Pare che questa sarà,  per tutta l’Italia, una delle settimane più fredde degli ultimi decenni; gli annali riportano che Firenze sfiorò la sua temperatura più bassa nel gennaio del 1985, raggiungendo i meno 23 gradi. Noi a quel tempo non ci eravamo ancora trasferiti a Firenze; dunque sono curiosa di vedere se, entro domenica, riuscirò a testare sulla mia pelle questa invitante temperatura.  

Per il momento, la preoccupazione principale dei fiorentini è quella di scoprire se la pioggerellina solida che scende sulla città da qualche ora si trasformerà davvero in neve. Il Comune, colto impreparato durante la grande nevicata paralizzante del 17 dicembre del 2010, è adesso in assetto da guerra: ha già messo in allerta 51 mezzi spargineve e 980 tonnellate di sale. Nel 2010 infatti ce la siamo vista tutti parecchio brutta: niente da dire, Firenze era assolutamente incantevole (tra l’altro nevicò in pieno periodo natalizio, quindi vi lascio immaginare quale spettacolo si offrisse agli occhi), ma farsi chilometri a piedi nella neve per tornare a casa non è stata impresa facile.

In ogni modo, vi terremo aggiornati. Anche perché, in caso di neve, Firenze imbiancata è uno spettacolo imperdibile. 

Paola

Consiglio 1. Consultate il sito del Comune di Firenze per tenere d'occhio la situazione meteo ed essere sicuri di adempiere a quanto previsto dall'ordinanza in proposito (catene a bordo etc).

Consiglio 2. Americane, oh voi che girate in infradito in ogni stagione, fatemi un favore: copritevi, almenmo in questi giorni!!

lunedì 30 gennaio 2012

Bagno a Ripoli, la passeggiata del cuore

L'itinerario che vi propongo questo mese è accessibile a tutti e a me molto molto caro. E' infatti un percorso che faccio spesso perchè vicino alla mia abitazione. Sicuramente ve lo riproporrò anche in primavera/estate in modo che possiate vedere tutte le differenze di colore che la campagna offre. Mi capita spesso di passeggiare più che per fare movimento per riposare un po' la mente, spesso troppo affollata di pensieri. A questo proposito la campagna toscana credo che sia uno dei migliori rimedi per aiutarsi a ripartire quando se ne ha bisogno! Se arrivate in auto passate il centro di Bagno a Ripoli e proseguite su via Roma. Dopo una curva piuttosto secca troverete sulla vostra destra un parcheggio, lasciate l'auto e iniziate a camminare!
Proseguite a piedi per la statale (è un breve tratto, brutto ma dura poco). Appena vedrete un forno e un bar non superateli e girate subito a destra (ma teneteli a mente per il dovuto ristoro!!). Proseguite tutto diritto per via di Centanni e iniziate a guardarvi intorno... Vi si aprirà davanti un paesaggio invernale praticamente perfetto. Sulla sinistra troverete il famoso ristorante di 'Centanni' molto caratteristico ma poco low cost (ad ogni modo se per una volta volete fare uno strappo alla regola questo è il numero di telefono: 055 630122). Una parte di strada non è asfaltata ed è quella che forse preferisco. Vi imbatterete in una sorta di boschetto e se avete scelto una giornata soleggiata vi divertirete ad osservare le varie sfumature marrone e oro della foglie cadute a terra.
Giungerete poi ad un bivio: se svolterete a sinistra noterete subito una discesa e una salita, se deciderete per questa soluzione alla fine della salita girate a sinistra e proseguite tutto diritto per Via del Carota (la strada vi riporterà sulla statale. A questo punto svoltate a sinistra e tornerete al punto di partenza. Durata del percorso 45 minuti circa a passo da crociera!). Se invece preferite camminare un po' di più proseguite diritto per Via di Baroncelli e continuate a godervi la tranquillità che questo posto riesce a infondere. Se volete osservare un panorama di Firenze inaspettato, dopo aver superato il B&B Chioccioli, seguite le indicazioni per la storica Chiesa di San Tommaso (sono soltanto due passi in più!). Troverete una terrazza tranquilla dove poter sostare qualche minuto a godervi lo spettacolo. 
Quando ne avrete voglia tornate indietro e proseguite per la strada di prima. Una volata arrivati alla fine svoltate a sinistra e fate un brevissimo tratto sulla statale, prendete poi la seconda a sinistra e una volta imboccata questa strada troverete una notevole salita ma state tranquilli è breve e finisce subito! A questo punto proseguite senza svoltare mai e come per il percorso più breve vi ritroverete su Via del Carota! Durante la passeggiata noterete senz'altro vari animali quali ad esempio cavalli e galline. Certo per molti non saranno niente di eccezionale ma se, come me, la normalità è quello che cercate per trascorrere un piacevole pomeriggio, questo è senza dubbio il percorso che vi permetterà di fare un po' di movimento, poter parlare con i vostri amici/compagni e rilassarvi nella tipica campagna fiorentina!!

Serena

Consigli: non fate il percorso di notte soprattutto se scegliete quello un po' più lungo perchè i brevi tratti sulla statale non sono illuminati e diventerebbero pericolosi. 

venerdì 20 gennaio 2012

Fagottini porri, prosciutto e formaggio

Abbiamo deciso di dedicare qualche post ogni mese a ricette tipiche e soprattutto realizzate con prodotti di stagione, possibilmente acquistati nei mercati o direttamente dai contadini!

Premessa: la cuoca fra le due non sono io! Non so cucinare e solitamente riesco a fare dei pasticci notevoli però, proprio per questo motivo, le ricette che vi consiglierò saranno tutte molto molto semplici (in caso contrario… non sarò io ad averle realizzate ma le avrò soltanto felicemente testate!!!)

In questo periodo dell'anno, se vi piaccioni i sapori forti, i porri sono perfetti per sbizzarrirvi un po' in cucina!Semplici e gustosi, i 'miei' fagottini vanno bene per qualsiasi occasione: cena veloce, antipasto o un semplice sfizio!


Ingredienti:

1 rotolo di pasta sfoglia
Porri
Prosciutto cotto
Formaggio

In una teglia cuocere i porri con l’olio dopo averli spezzettati. Fateli appassire e una volta freddati metteteli in un recipiente insieme a un po’ di prosciutto cotto e un po’ di formaggio (per la quantità vedete voi… Direi che ognuno decide in base al proprio gusto!) Tritate tutto con il minipimer fino a che non verrà una sorta di crema. Prendete la pasta e tagliatela a quadrati dopodiché inserite al centro un po’ dell’impasto e chiudete tutto come fosse un raviolo!
Mettete i vostri involtini in forno per circa 10/15 minuti a 180°. Quando sono dorati potete toglierli. Bruciarli è più facile del previsto quindi controllate spesso la cottura! Ricordatevi di chiudere bene i bordi dei fagottini perchè se l’impasto all’interno esce (e le probabilità sono molte) succede un disastro, come è accaduto a me la prima volta che li ho fatti!
Io preferisco mangiarli freddi ma c’è chi non è d’accordo con me!

A questa ricetta ci sono tantissime varianti ad esempio: cuocere i porri come sopra ma senza metterli nel minipimer. Adagiarli sulla pasta dopo averla bucata con la forchetta e poi aggiungere sottilette e prosciutto cotto.


A questo punto arrotolate il tutto e chiudete bene la pasta ai bordi. Dopo circa 15 minuti potrete togliere il rotolo dal forno (sempre a 180°).
Quando la vostra creazione sarà freddata tagliatela a fette e leccatevi i baffi!!!

Serena


Consigli (ricetta 1):

1 - Non fate quadrati troppo piccoli, è più difficile chiuderli e più facile che il contenuto fuoriesca

2- Bucate la pasta con una forchetta prima di procedere a tagliarla. In questo modo la pasta gonfierà meno e sarà tutto più facile!

3- Per comprare i porri vi consiglio il mercato di Sant'Ambrogio che si meriterà un post tutto suo!





mercoledì 18 gennaio 2012

Alla ricerca del gomitolo perfetto

Dal sito Everystockphoto (license)

Che siate esperte lavoratrici a maglia, novelline del tricotage o appassionate knitters (l’avanguardia contemporanea di chi ama coltivare e condividere questa passione antica), non c’è mese migliore di questo per dedicare qualche ora a vagare in alcuni dei negozi di lana più forniti di Firenze. Ho scoperto che in questo tipo di botteghe si respira un'aria di tale laboriosità, che sono talmente intrise di tradizione e ricordi atavici, che non c'è bisogno di un motivo specifico per farci una capatina: potete essere alla ricerca della matassa ideale per la  vostra prossima sciarpa oppure vi potrebbe essere venuta voglia di affondare le dita in tutti quei morbidi covoni colorati. Fa lo stesso. Per quanto mi riguarda, non sono un’appassionata di lavoro a maglia (conosco il diritto e il rovescio) ma non c'è inverno che si rispetti senza un nuovo rifornimento di sciarpe di lana caldissima. E' per questo che, alla ricerca del colore perfetto, sono approdata nei due negozi di cui sto per parlarvi.

Il primo è Mirko Filati in piazza San Lorenzo, praticamente accanto all’ingresso principale della Chiesa. Basta scendere qualche gradino per trovarsi in un micromondo dove lana, cotone, seta e filati di ogni tipo e colore la fanno da padrone. Non c'è che l'imbarazzo della scelta. L'altro negozio, che non può sfuggire a chi sia alla ricerca di qualche particolarità, è il Campolmi Filati in via Folco Portinari (il babbo della Beatrice di Dante), praticamente di fronte all’Ospedale di Santa Maria Nuova. Alpaca, jolly, Svezia, Norvegia, Filippone e Trilli sono solo alcuni dei tipi di lana che potrete trovare in questa bottega che, nata negli anni '30, si segnala ancora come uno dei 'punti lana' più forniti  della città. 

Infine mi piace segnalarvi Zest, in via della Mattonaia, tra il mercato di Sant’Ambrogio e lo spiazzato sui cui affaccia La Nazione. E’ un negozio davvero carino, traboccante di oggettistica per hobby di ogni tipo: dalla pittura al disegno sul vetro, passando per il modellare la creta e il decoupage. Qui non troverete lana e gomitoli, ma tutta una serie di accessori che potrebbero esservi comunque utili: nastri di raso e di velluto, lana cotta, pannolenci, passamaneria e trine, fili di seta, feltro e cordoncini di ogni tipo. Il negozio non è grande, ma riesce a contenere una gran quantità di roba.


Da profana del campo, sono rimasta piacevolmente colpita nello scoprire che il lavoro a maglia è tornato trionfalmente in auge. Se soltanto un paio di anni fa ero rimasta basita alla notizia di Russel Crowe che andava sferruzzando tra un set e l'altro, ormai è appurato che gli amanti del tricotage sono sempre più diffusi, anche a Firenze. Del resto mi piace l'idea che qualcuno porti avanti una tradizione così antica e della quale le generazioni post anni '40 stavano rischiando di far perdere le tracce. Firenze, dal canto suo, sembrerebbe essere una piazza piuttosto viva in termini di knitting: tra librerie e caffè, sono sempre più numerosi i luoghi dove ci si può incontrare per condividere esperienze, tempo libero e un tè. Vi riporto di seguito alcune indicazioni segnalate da Te la dò io Firenze, dal Portale Giovani del Comune di Firenze e dall'Associazione Magda decori a mano.

Paola

domenica 15 gennaio 2012

Girarrosto a Radda in Chainti, tradizione e barzellette!

L’inverno può essere una stagione tutta da godere a Firenze ma, soprattutto in collina, l’aria inizia ad esser pungente e non è da escludere che si possa trovare anche la neve. Non sempre quindi si ha voglia di fare lunghe passeggiate e benché il sole di gennaio sia meraviglioso, spesso si preferisce tardare a tavola dopo un pranzo come si deve! Per questo motivo vi propongo un itinerario molto breve, per quanto riguarda la passeggiata, ma piuttosto lungo per quanto riguarda la sosta ristoro! Radda in Chianti nasconde tantissime strade, viottoli e panorami da cartolina che avrò modo di raccontarvi in seguito, ma primo fra tutti è la veduta che si può godere appena arrivati in paese lungo la statale, dove non è difficile trovare parcheggio. Altrettanto semplice è seguire i cartelli che vi condurranno lungo il percorso medioevale, fra case in sasso e piccole finestre. Come vi ho detto la strada da fare è davvero poca, perciò vi consiglio di godervi ogni dettaglio e ogni scorcio prima di arrivare dal mitico Girarrosto sulla strada principale (via Roma, 41). Se cercate un posto dove assaggiare la tipica cucina del posto, spendere poco, e godere di un’atmosfera casereccia come si poteva trovare 20 anni fa, questo è il posto giusto!  Se preferite un ristorante raffinato, caratteristico, ma alla moda, deviate immediatamente perché allora il Girarrosto non fa per voi! Pici all’aglione, lasagne, fegatelli e arrosto misto sono soltanto alcune delle specialità che potrete assaggiare durante il vostro pranzo, ma la perla vera e propria sono le barzellette rigorosamente ‘spinte’ del signore dai capelli bianchi (di cui purtroppo non ricordo il nome). Non vi nascondo un po’ di personale imbarazzo iniziale ma alla fine le sue barzellette coronano quella che potrebbe essere definita una giornata ‘di altri tempi’! Insieme ai miei amici ho pranzato qui il giorno degli 'auguri di Natale' e il commento comune è stato: "Sembra di entrare in casa di qualcuno!" In effetti è proprio così, l'impressione è di pranzare a casa dei nonni piuttosto che in un ristorante!

Serena
                                                                                                                                                     

Consigli
1-    Se volete ascoltare le barzellette non vergognatevi a chiederlo, vedrete che la disponibilità non mancherà!

2- Lasciatevi uno spazio per il dolce!

3- Per la prenotazione: 0577-738010


Come arrivare
Dall'autostrada uscite a Firenze Sud e proseguite per Bagno a Ripoli. Prendete poi le indicazioni per Grassina e una volta arrivati proseguite per la statale (via Chiantigiana) fino a Greve in Chianti (sulla strada troverete Strada in Chianti e Chiocchio). Seguite poi le indicazioni per Panzano e una volta arrivati in paese proseguite per Radda in Chianti. La strada è piena di curve ma è semplice perchè una volta arrivati a Grassina troverete solo un bivio... Quello per Radda! Arriverete in circa un'ora.   

martedì 10 gennaio 2012

Un tè sulla terrazza della Biblioteca delle Oblate

Non ci sono storie. La Biblioteca delle Oblate si conferma tra i primi posti in assoluto dove adoro trascorrere un po' di tempo in relax. Immagino che abbiate avuto modo di conoscere questo gioiello di antico e moderno, che unisce senza darsi troppe arie il peso di una storia secolare (il complesso delle Oblate sorse nel XIII secolo) alle esigenze di praticità richieste dal pubblico vasto che quotidianamente varca i cancelli di via dell’Oriuolo e di via Sant’Egidio. Vero gioiello a due passi dal Duomo, l’ex convento recuperato da pochi anni a biblioteca comunale è una fucina di iniziative, progetti e proposte che ha reso più vivace la vita culturale fiorentina.

Però, oggi, non è dell’aspetto culturale voglio parlarvi, bensì del motivo ben più frivolo e gustoso per cui ogni tanto –ogni spesso- ci faccio un salto. Sarà che in questi giorni, appena uscita da lavoro, non ho mai avuto voglia di seguire il programma concepito in mattinata (cominciare a rovistare nei negozi in cerca di qualche prodotto in saldo di cui in realtà posso benissimo fare a meno); per questo, essendo di strada, sono finita anche ieri a bere un tè caldo alla caffetteria delle Oblate. Una volta lì ho deciso di disdegnare il calduccio del bar, e il tè me lo sono gustato sulla terrazza circostante, piena di tavolini e confortata dal tepore delle stufe (questo lo posso immaginare, visto che quando sono arrivata io erano spente).

Sorseggiare qualcosa sulla splendida terrazza vista Cupola alle sei di un pomeriggio di gennaio è un’esperienza gratificante nonostante il freddo cane e le folate di vento. Riesce perfino a non mancarti quell’atmosfera tipica delle Oblate in una giornata primaverile, quando le voci delle persone che arrivano dal basso sanno di gonne colorate e golfini leggeri, l'odore dei camini ha lasciato il passo ad un'aria più tiepida e i piccioni ti importunano più del solito perchè hanno i figliolini da sfamare.

Ma in un pomeriggio qualsiasi di queste terse giornate invernali, che volgono al termine con un cielo tendente al violetto, ci sono almeno due ragioni per cui vale la pena sfidare il freddo e scegliere di bersi qualcosa di bollente all’aperto. La prima è che la terrazza comincia a svuotarsi prima del solito, e si può finire con il rimanere a godersi da soli lo spettacolo della fetta di città che abbiamo davanti agli occhi; la seconda è che solo con il buio si può assaporare la perfetta armonia che le luci del loggiato e del chiostro creano con il giallo morbido che illumina il Duomo. Le Oblate sono così. Al riparo sotto il loggiato del loro terzo piano si intravedono i tetti e le luci accese nelle case, si sentono trillare le biciclette e si può anche, per una volta ogni tanto in pieno centro città, riuscire a sentirsi davvero in pace.

Paola


Consiglio 1. Se non siete mai stati alla Biblioteca delle Oblate, entrate nella struttura e prendete le scale di pietra che vi porteranno al terzo piano. Non guardatevi attorno, tenete lo sguardo fisso sugli scalini, e quando arrivate in cima costeggiate il loggiato in direzione del bar. A quel punto salite i pochi gradini che conducono alla terrazza e voltatevi verso destra. Poi fatemi sapere.

Consiglio 2. Cercate di non farvi venire la necessità di andare in bagno. Dovrete lasciare un documento, ottenere in cambio la chiave, tornare a ritirare il documento, il tutto magari dopo aver fatto la coda. 

Consiglio 3. Per chi ha dei bambini, c'è una bellissima sezione loro dedicata e confinante con l'emeroteca.


giovedì 5 gennaio 2012

Cosa fare per la Befana a Firenze e dintorni


Ci sono alcune cose della mente dei bambini che resteranno un mistero al loro “io” adulto. Per quanto mi riguarda, una di queste è il rapporto che da piccola avevo con la Befana. Lungi dall’identificarla come una simpatica anziana volante, portatrice di dolciumi e altre amenità, o tutt’al più come la compagna del più amabile Babbo Natale, ho sempre provato nei suoi confronti un più o meno velato terrore. Ricordo le notti passate nell’angoscia che una vecchiaccia dal naso bitorzoluto si insinuasse in camera mia per infilare dentro un calzino (di chi, poi??) le caramelle che mi avrebbero causato, pochi mesi dopo, la puntuale visita dal dentista di famiglia. 
Adesso che, ahimè, sono passati alcuni anni da quelle notti di terrore, aspetto a gloria il 6 gennaio e tutti i troiai contenuti nella calza, ripetendomi il mantra del “per una volta all’anno, che vuoi che sia??”. Sotto la benedizione del mio personale autoassolvimento, provvedo a eliminare al più presto tutto il bagaglio della vecchiaccia e in primo luogo la mia grande passione, i marshmallow, che mangio infilzati su una forchetta e riscaldati sul fornello (o, se mi fa fatica, sulla fiammella di una candela).
Quello che mi ricordo è che l’unica cosa che mi piaceva veramente in quel 6 gennaio horror erano le feste di piazza, dove mi portavano i miei genitori: finalmente un’occasione mangereccia di mio interesse, anziché la solita sagra del cinghiale! Memore di quest'unico ricordo piacevole, vi segnalo alcuni eventi organizzati sul territorio fiorentino in occasione dell’Epifania e destinati soprattutto ai bambini.
Auguro a tutti voi un venerdì di dolcezze!
Paola

 
Firenze - Partirà alle 9 dalla Stazione di Santa Maria Novella il Treno della Befana, rigorosamente a vapore, direzione San Piero a Sieve. Purtroppo un po’ costoso (16 euro a testa).
Anche se siamo fuori tema, non posso non segnalare la Calvacata dei Magi che, richiamandosi ad una tradizione fiorentina del 1400, giunge quest'anno alla XVI edizione. Un corteo di circa 700 figuranti dei cortei storici partierà alle 14 da piazza Pitti diretto a piazza Duomo.  

Settimello (Calenzano) - Si festeggia l’Epifania in piazza I maggio; la Befana quest’anno, forse per ragioni di eco-compatibilità, arriverà in bicicletta. Gli organizzatori hanno unito le forze per far trovare una calza a tutti i bambini. Avranno anche luogo un mercatino dell’artigianato e ci saranno banchini a vendere torte.
 Santa Brigida (Pontassieve) - Un pranzo castigato (è quel che si dice sempre prima di rimangiare, no??) e poi dalle 14 tutti a valle della Chiesa Parrocchiale per festeggiare la Befana. Subito dopo rievocazione del presepe vivente e mostra dei presepi più belli.
Ellera (Fiesole) - Alle 16.30 al Circolo Renato Murri viene proiettato un film per bambini; il grande evento, cioè l’arrivo della Befana, è invece previsto per le 17.30 (anche in questo caso, calze per tutti).
Firenzuola - La Befana ‘firenzuolana’ arriva alle 15.30 al Museo della pietra serena.
San Casciano - Befana in piazza Cavour, tra giochi e regali.

Montaione - A partire dalle 16, il centro storico si anima con la festa “Befana in piazza”.   

Vicchio - Perché non festeggiare con una bella tombolata? E’ quanto organizzato dall’Osteria O’ per Bacco e dall’Enoteca L’Amante di Dioniso, a partire dalle 16.30 in piazza Giotto.



Consiglio 1- tutti gli eventi di cui sopra sono sconsigliati a chi manifesti disturbi ossessivi nei confronti della befana;
Consiglio 2- il paese di Santa Brigida, immerso nelle colline di Pontassieve, è piccolo e delizioso: avrò modo di parlarvene in seguito;
Consiglio 3- La rievocazione storica che ha luogo in città il giorno dell'Epifania si ispira all'affresco "La cavalcata dei Magi" di Benozzo Gozzoli. Ricco di personaggi realmente esistiti nella Firenze rinascimentale, lo potete visitare all'interno di Palazzo Medici Riccardi.

martedì 3 gennaio 2012

Natale a Firenze...Siamo agli sgoccioli!

Per chi è a Firenze (turisti e non) in questo periodo di festa e ancora non ha avuto modo di vedere il presepe in Piazza Duomo e quello in Piazza Buondelmonti a Impruneta, avrà modo di recuperare fino al sei gennaio! Quest’ultima settimana prima dell’arrivo della Befana per me è sempre un po’ malinconica perché adoro la città illuminata: accantonata l’idea dello shopping frenetico e consumistico che non mi appartiene, credo che una volta l’anno girare per Firenze addobbata ti regali emozioni uniche. Spero che abbiate avuto la possibilità di vedere le luci azzurre che ricoprono la Rinascente in Piazza della Repubblica e proprio davanti all’edificio la giostra con i cavalli che mi ricorda tanto quella di Mary Poppins. I cavalli che girano incantano sia i bambini che gli adulti; se avete voglia di tornare piccoli fateci un giro, è meravigliosa ed ha un fascino incredibile per chi ha ancora voglia di sognare un po’. Quando ho visto per la prima volta la Rinascente illuminata pioveva ed ero appena uscita dall’Hard Rock Cafè senza peraltro riuscire a cenarci perché l’attesa era di ben 2 ore e mezza e lo stomaco già brontolava a più non posso! Così ci siamo messi a passeggiare e siamo andati a dare un’occhiata agli addobbi in Piazza Duomo. Il presepe fatto dalla fornace M.I.T.A.L. di Impruneta è meraviglioso: Giuseppe e Maria hanno dei tratti talmente dolci e realistici che sembra impossibile poter modellare così la terracotta. Allo stesso modo il presepe di Impruneta merita di essere visitato. I primi personaggi furono creati da Luigi Mariani circa dieci anni fa e poi con il tempo altri artisti si sono uniti all’impresa e hanno dato il loro contributo per renderlo sempre più completo!

Consigli:
Una raccomandazione: non andate troppo tardi a visitare il presepe di Impruneta per due ragioni:
1 - La piazza è molto ventosa e in questo periodo solitamente è bene coprirsi il più possibile
2- Il sole va via presto e alle tre e mezzo il presepe è già quasi tutto in ombra. I raggi solari danno alla terracotta uno splendore particolare!  

Come arrivare:
http://www.viamichelin.it/web/Itinerari?strDepartureMerged=bagno+a+ripoli&strDepartureCountry=612&strDepartureAddress=&strArrivalMerged=impruneta&strArrivalCountry=612&strArrivalAddress=&strVehicle=0&intItineraryType=1&isAvoidFrontiers=on&dtmDepartureDisplay=&dtmDeparture=&distance=km&devise=1.0|EUR&itineraryCarType=0&itineraryFuelType=0&carbCost=1.5&indemnite=
             
                                                                                                                                                        Serena

Presentazione

Come avrete potuto intuire dal titolo, questo blog nasce per darvi idee e spunti per poter visitare la vera Firenze (e i suoi meravigliosi dintorni) a basso costo e fuori dai luoghi comuni. Già, perché la nostra città non è speciale soltanto per i suoi musei, le opere d’arte e il suo meraviglioso patrimonio artistico: c’è tutto un mondo da scoprire fatto di dettagli, luci, colori e fugaci emozioni  che racchiudono la vera essenza della magia fiorentina. Basta girare un angolo, salire sulle colline o avventurarsi in una stradina che le guide non segnalano per trovarsi di fronte una Firenze inaspettata, un panorama improvviso, un gioco di luci che rimarranno impressi negli occhi e nel cuore. E’ questa Firenze fuori dalle rotte tradizionali che vogliamo raccontarvi e guidarvi a conoscere, sia per chi è in città per un solo week end, sia per chi ci abita tutto l’anno. 

Adesso qualche nota di metodo.
Abbiamo pensato di suddividere il blog in mesi per potervi accompagnare tutto l’anno: Firenze che trema sotto il vento ghiacciato di gennaio offre cose diverse da fare rispetto a quelle di un soleggiato pomeriggio primaverile. Il tutto sarà suddiviso in categorie, e inoltre di volta in volta cercheremo di indicarvi il mezzo ideale per affrontare un certo itinerario, i tempi di percorrenza e i nostri posti preferiti per fare una buona merenda, mangiare un gelato o regalarvi una cena tradizionale.

Insomma, questo è tutto. “Firenze low cost? Si può fare!” nasce per condividere la nostra passione per questa città e per i suoi meravigliosi dintorni e ogni consiglio, contributo o richiesta saranno i benvenuti: saremo felici di pubblicare i vostri post o le vostre foto, cercheremo di rispondere alle vostre domande (potete scriverci all'indirizzo firenzelowcostsipuofare@gmail.com) e accetteremo ogni suggerimento volto a migliorare il tutto (non siamo né grafiche né informatiche, e questo si noterà spesso!).

Non resta che augurarvi buona lettura, buoni viaggi e tante emozioni.

                                                                                                                                           
Paola e Serena